Ritratti in letteratura

Antonia Susan Byatt

I colori, le sfumature, la descrizione pittorica sono una costante stilistica dei romanzi e dei racconti di A.S. Byatt, che a volte sembra impugnare, insieme alla penna, il pennello. Ma la pittura, nella sua opera, arriva spesso a farsi protagonista, come accade per il grande ritratto di Elisabetta I che è al centro de "La vergine nel giardino", o per i quadri di Van Gogh che costituiscono il leit-motiv di "Natura Morta". Dei ritratti, in particolare, A.S. Byatt ha spesso evocato il potere narrativo oltre che documentario. I ritratti possono diventare l'unica ragione di vita per l'artista che vi si dedica; possono diventare una persecuzione per colui o colei che viene ritratto, e pregiudicarne l'esistenza; possono anche diventare un'ossessione per chi, nel tempo, li guarda e, tra questi, gli scrittori. L'ambigua relazione, il gioco seduttivo più o meno consapevole che si instaura tra l'artista e il modello, tra la persona reale e la sua immagine, tra lo spettatore e il ritratto, sono al centro di molti capolavori letterari, tra le cui pagine si infila A.S. Byatt con un'esplorazione acutissima dell'unione tra arte e letteratura, tra parole e colpi di pennello, di spatola o di bulino.

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Titolo: Ritratti in letteratura
Autore: Antonia Susan Byatt
Editore: Archinto
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine: 120
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ISBN: 9788877684189