A dieci anni dal volume "Nuovo teatro inglese", che lanciò in Italia gli "arrabbiati" inglesi degli anni '80, l'Intercity Festivai ha importato dalla Scozia una schiera di drammaturghi tutti da scoprire. Iain Heggie, Anthony Neilson, John Clifford, David Greig, Sharman Macdonald e Riccardo Galgani, sono autori di testi che testimoniano una ricca trama di motivi e modi originali di svolgere un dramma. Se rimangono certi toni viscerali, la vena caustica e provocatoria, la capacità d'impatto diretto dei discorsi, il grido contro il mondo, emerge infatti uno sguardo sul vissuto dei personaggi che s'inabissa maggiormente nei torbidi della memoria personale, tra sofferenza e riso. Tanto da farne uscire dei resoconti drammatici dove i contorni di una ricostruzione narrativa si confondono con la molteplicità di voci provenienti dai flussi della coscienza o dai diversi punti di vista che entrano in gioco; e a complicare i fatti intervengono spesso i vuoti affettivi e la ricerca di una verità nei rapporti con se stessi e con chi è diverso. Perché, col nuovo millennio, non si estingue la necessità di rompere la rete di ipocrisie e menzogne in cui noi e il mondo continuiamo a imprigionarci, senza lasciare vie di fuga al nostro innato bisogno di comprensione e di contatto con gli altri.
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Titolo: Teatro scozzese
Autore:
D. Milopulos
Editore: Ubulibri
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine: 303
Formato: Brossura
ISBN: 9788877482921