La poesia antilirica. Edoardo Sanguineti, Adriano Spatola e Pier Paolo Pasolini tra gli anni Cinquanta e Sessanta

Fabiano Gritti

Il volume prende in considerazione "Laborintus" per cogliere i caratteri fondamentali dell'antilirismo della poesia di Sanguineti, e far risaltare il confronto tra la poesia antilirica di Spatola e Pasolini, che invece vi si oppongono seguendo ognuno vie alternative. Le scelte stilistiche di Spatola e Pasolini, seppure nella loro diversità, paiono avere punti di tangenza che si cerca di cogliere concentrando l'attenzione sulle soluzioni ibride del primo Spatola, soprattutto del periodo tra "L'oblò" e "L'ebreo negro", e gli sviluppi estremi della poetica di Pasolini. Il passaggio di Pasolini dalla letteratura alle tecniche cinematografiche viene comparato all'evoluzione della poetica di Spatola dalla poesia lineare alla "poesia totale", proponendo così anche una possibile interpretazione delle ultime fasi della poetica pasoliniana che vada oltre ai soliti giudizi critici riduttivi che ne decretano l'esaurimento o la sconfitta senza appello.

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Titolo: La poesia antilirica. Edoardo Sanguineti, Adriano Spatola e Pier Paolo Pasolini tra gli anni Cinquanta e Sessanta
Autore: Fabiano Gritti
Editore: Cesati
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 99
Formato:
ISBN: 9788876677366