Nel 1906 Milano ospitò su un'area di un milione di metri quadrati, estesa tra il Parco Sempione e la Fiera campionaria, la grande Esposizione internazionale del Sempione, ricordata anche come l'esposizione internazionale del Lavoro. Festeggiava la realizzazione del più lungo traforo ferroviario del mondo sulla linea Parigi - Milano. Il tunnel del Sempione rappresentava una pietra miliare per la costruzione dell'Europa, unendo nord e sud del continente e potenziando con una rete di comunicazioni gli scambi di persone, di idee e di merci. Partecipavano all'Esposizione tutti i grandi paesi del mondo con propri padiglioni, anche di grande impatto architettonico: da quello in stile fiammingo del Belgio alla purezza di linee del palazzo canadese; dal padiglione esotico della lontana Cina al raffinato edificio dedicato dalla Francia alle proprie arti decorative, senza dimenticare, accanto alle due 'superpotenze' europee - Gran Bretagna e Germania - la significativa presenza dell'America Latina, del Giappone, della Russia e così via. Con questa manifestazione l'Italia entrava di diritto tra i primi dei paesi industriali del primo Novecento. I numeri di questa vetrina dell'industria italiana sono impressionanti: oltre duecento tra edifici e padiglioni espositivi; oltre sette milioni e mezzo i visitatori paganti a cui si aggiunsero centinaia di migliaia di biglietti gratuiti. Oltre cento i congressi internazionali e nazionali, decine i concorsi a tema industriale, sociale e sanitario. A cent'anni di distanza, "La scienza, la città, la vita" (promossa dall'Università degli Studi di Milano-Bicocca con la collaborazione dei più importanti archivi pubblici e aziendali e degli enti culturali milanesi) vuole far rivivere questo grande evento collettivo inquadrandolo nello slancio tecnologico e sociale del 'momento 1906'. Quel tempo e quel dibattito contribuirono alla nascita di imprese pubbliche e private di nuova tecnologia, dei primi quartieri di case popolari, associazioni del lavoro come la CGIL e grandi iniziative nel settore sanitario come gli Istituti clinici di perfezionamento e la Clinica del lavoro scaturita dal primo Congresso internazionale per le malattie professionali organizzato nell'ambito dell'Esposizione. L'approccio critico privilegia le scienze applicate che furono protagoniste dell'esposizione presentando materiali fotografici, grafica d'autore, filmati originali, brani musicali composti nel 1906 e una selezione di oggetti industriali e cimeli del tempo. Preceduto dai testi introduttivi "Numeri e 1881-1911: trent'anni di Belle époque dell'ingegneria e della scienza" che documentano lo sviluppo industriale e sociale di Milano del primo Novecento di cui l'Esposizione internazionale del Sempione era insieme lo specchio e il simbolo, il volume si apre con la sezione Cantieri, comprendente i saggi di Pietro Redondi, , Domenico Lini, Pierre-Yves Donzé, Ilaria M.P. Barzaghi, Anna Pellegrino, Annalucia Forti Messina, Ornella Selvafolta. Segue la sezione "L'Esposizione internazionale di Milano" che fa rivivere l'atmosfera dei principali padiglioni dell'Esposizione del 1906: il traforo del Sempione; il Parco e la Piazza d'armi; i trasporti ferroviari; l'automobilismo; l'aeronautica; la metrologia; il Padiglione Pirelli; il lavoro; l'igiene; la previdenza; l'agraria; la piscicoltura, l'acquicoltura e l'Acquario. Chiudono il volume l'elenco dei congressi tenuti a Milano nel 1906 (a cura di Elio Nenci) e le fonti.
Prezzo: € 35,00
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Titolo: La scienza, la città, la vita. Milano 1906: l'Esposizione internazionale del Sempione
Autore:
P. Redondi,
D. Lini
Editore: Skira
Data di Pubblicazione: 2006
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788876248177