Agatha Ruiz de la Prada. Arte e/o Moda. 1981-2005. Catalogo della mostra (Milano, 16 settembre-13 ottobre 2005). Ediz. italiana e inglese

G. Parabiago, Leslie Ray, G. Bauzano, Lidia Filippone, F. Aguirre Roldan

Il 1981 segna una svolta nella creatività della moda spagnola. La democrazia si rafforza e una nuova estetica invade Madrid. Da questo presupposto nasce una moltitudine di nomi che cercano di proporre al mondo un'immagine di modernità e di immaginazione, ma fortemente radicate nella cultura spagnola. Uno di questi nomi, che successivamente daranno vita alla famosa 'movida madrilena', è Agatha Ruiz de la Prada. Questa tendenza di ispirazione pop, ma con uno spiccato accento spagnolo, ha origine nei creatori classici che hanno espresso con veemenza e genialità la realtà che hanno dovuto vivere ed è più vicina a Quevedo, Cervantes o Goya che ai mistici o ai romantici. E tende ad abbracciare le più svariate sfaccettature dell'arte: il cinema, la poesia, la musica, la moda... Agatha, che nasce così, come un fenomeno di cultura d'avanguardia (non per niente è figlia di un famoso architetto e collezionista di arte contemporanea), condivide le sue inquietudini con i creativi più illustri del momento. Andy Warhol, Chillida, Bofil, Umbral; Almodovar, Miyake, Annie Leibovitz e tanti altri. Forse è questa curiosità rinascimentale che fa sì che il suo interesse si spinga molto oltre il semplice mondo della moda, identificandosi con Luìs Racionero quando scrive che "più importante della scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo è stata la scoperta del nuovo modo di guardare la natura di Francesco d'Assisi e di Leonardo". Agatha guarda e ama la natura, da essa trae ispirazione e, poco per volta, cerca di abbracciarne tutti gli ambiti. Stanca di provare di tutto e di contraddire se stessa, la moda del "decennio degli '80" adotta come soluzione di sopravvivenza la filosofia lampedusiana: cercare di cambiare tutto perché tutto rimanga uguale. Ogni collezione compie un giro di 90 gradi per tornare, nel corso degli anni, a ciò che si è portato diverse stagioni prima; e così, molto spesso, lo stile più all'avanguardia è quello più rétro. Si passa quindi dalla decadente sofisticatezza del mondo del "Grande Gatsby" alla ricercata esiguità dell''arte povera' e da qui alla fluidità coloniale di Isak Dinesen, per concludersi con la scoperta del 'di meno è di più' del minimalismo italoamericano. Non è questo il cammino di Agatha. L'elemento realmente nuovo, rivoluzionario, del suo messaggio si fonda sulla sua fedeltà a un'idea, ad alcuni principi etici, direi, al fatto che la democratizzazione (e non la volgarizzazione) dell'estetica è il fondamento di tutto. Testi a cura di: Fernando Aguirre Roldan, Gianluca Bauzano, Giuliana Parabiago.

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Titolo: Agatha Ruiz de la Prada. Arte e/o Moda. 1981-2005. Catalogo della mostra (Milano, 16 settembre-13 ottobre 2005). Ediz. italiana e inglese
Autore: G. Parabiago, Leslie Ray, G. Bauzano, Lidia Filippone, F. Aguirre Roldan
Editore: Skira
Data di Pubblicazione: 2005
Pagine: 96
Formato: Brossura
ISBN: 9788876245206