Un libro che fa luce su uno dei più clamorosi e misteriosi "buchi neri" della storia d'Italia: l'assassinio a Palermo del generale dei Carabinieri Carlo Alberto dalla Chiesa, nominato dal governo prefetto del capoluogo siciliano per combattere la mafia. Vengono raccontati i suoi ultimi cento giorni in Sicilia, il contesto politico in cui maturò il delitto e le troppe ombre che ruotano intorno alla strage di via Isidoro Carini del 3 settembre 1982. Il processo sull'assassinio del generale, infatti, pur facendo riferimento a possibili "zone grigie", ha condannato soltanto il primo livello di Cosa nostra, l'ala militare, quella che ha commesso materialmente il crimine, senza addentrarsi su eventuali "mandanti esterni" che stanno dietro ai delitti eccellenti di quegli anni. Attraverso gli atti processuali e testimonianze inedite si delineano i probabili moventi sull'uccisione di Carlo Alberto dalla Chiesa che venne spedito a Palermo per contrastare la mafia senza avere i poteri necessari. Nel libro il giornalista Luciano Mirane mette insieme i pezzi di un complesso mosaico che dal cuore della Sicilia porta nelle segrete stanze del potere italiano. Il testo si avvale delle interviste che l'autore ha realizzato con Nando dalla Chiesa, Francesco Accordino, Giuseppe Ayala, Gian Carlo Caselli, Alfredo Galasso, Riccardo Orioles, Umberto Santino e tante altre autorevoli personalità del mondo della politica, della magistratura, del giornalismo.
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Titolo: A Palermo per morire. I cento giorni che condannarono il generale Dalla Chiesa
Autore:
Luciano Mirone
Editore: Castelvecchi
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 180
Formato: Brossura
ISBN: 9788876156557