Sono stati armati e coccolati dall'intera classe dirigente di questo paese. I "mercanti di veleni" sono una costola del capitalismo. O meglio, ne sono stati la premessa. Sono il tratto tipico dell'economia criminale, sono delinquenti ma anche imprenditori spavaldi e pronti a tutto, conoscono le leggi e le sanno violare, frequentano i salotti della politica con i suoi ammiccamenti, conoscono i paesi con le loro strade, chi comanda e chi soggiace, le discariche da usare e riusare, le campagne da violentare, fiumi, torrenti, cave e semplici terreni da avvelenare e maledire. Hanno come paravento aziende e inestricabili intrecci societari. Come moderni carovanieri riempiono camion e camion, attraversando in lungo e in largo la penisola. Come i trafficanti di droga seminano morte, ma non fanno notizia, non creano allarme sociale. Quella di Antonio Pergolizzi è un'inchiesta a tutto tondo che parte da lontano, ovvero da quando colpevoli scelte politiche e industriali hanno lasciato per decenni l'Italia in una sorta di limbo dove non c'erano leggi e, quando c'erano, non si applicavano. In questo limbo si sono create le condizioni ideali per favorire il mercato illegale e il business delle ecomafie.
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Titolo: Toxicitaly. Ecomafie e capitalismo: gli affari sporchi all'ombra del progresso
Autore:
Antonio Pergolizzi
Editore: Castelvecchi
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 192
Formato: Brossura
ISBN: 9788876156274