Il successo di un'opera letteraria si misura anche in base alla quantità di imitazioni che da essa derivano. Opere universalmente note come "Robinson Crusoe", "Amleto"..., sono state rivisitate, rielaborate, riadattate innumerevoli volte e da svariati autori nel corso degli anni, acquisendo di volta in volta nuovi aspetti, nuovi significati, pur mantenendo intatte le basi di partenza. Le opere scritte "a partire da" altre opere somigliano in un certo senso agli antichi manoscritti denominati palinsesti, nei quali il testo iniziale veniva spesso cancellato per dare spazio ad un nuovo testo, rimanendo tuttavia visibile in trasparenza ad un occhio esperto o con l'ausilio di speciali fibre ottiche. Questo saggio prende in esame due "palinsesti" letterari eccellenti: "Light" di Eva Figes e "The Hours" di Michael Cunningham, analizzando il loro legame con due celebri romanzi di Virginia Woolf, "To the lighthouse" e "Mrs Dalloway". Sulla scia dell'affinità elettiva che spesso lega autore e lettore, Eva Figes e Michael Cunningham hanno scritto due opere che mostrano evidenti similitudini e punti di raccordo con lo stile e il linguaggio woolfiano. Con i loro romanzi ci trasportano in un mondo sicuramente unico e originale che ci ricorda tuttavia quanto gli scrittori siano prima di tutto lettori che metabolizzano e poi riproducono lo stile dei loro autori preferiti. Con una prefazione di Rosa Manauzzi.
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Titolo: Palinsesti woolfiani. L'influenza di Virginia Woolf nei romanzi «Light» di Eva Figes e «The Hours» di Michael Cunningham
Autore:
Daniela Neri
Editore: Ass. Culturale Il Foglio
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 130
Formato: Brossura
ISBN: 9788876063787