Ludwig Binswanger. Esperienza della soggettività e trascendenza dell'altro. I margini di un'esplorazione fenomenologico-psichiatrica

S. Besoli

Il significato dell'opera di Ludwig Binswanger (1881-1966) consiste nell'aver tradotto proficuamente, sul terreno della psichiatria, quelle impostazioni geisteswissenschaftlich che tuttora faticano ad affermarsi nel mainstream di questa disciplina. In tal senso, la riflessione binswangeriana va giudicato un tentativo riuscito di dischiudere orizzonti epistemologici che rinnovano la loro pregnanza di fronte al diffondersi di stili di pensiero improntati ai requisiti della tradizione tecnico-naturalistica. Nell'obiettivo di conferire uno statuto unitario alla scienza psichiatrica, Binswanger coniuga le esigenze di una peculiare riflessione antropologica con il ricorso a nuove modalità esperienziali frutto di un'attitudine trascendentale di segno fenomenologico realizzando così sul piano terapeutico una comprensione dell'esistenza patologica "con gli occhi stessi del malato", e perciò guidata da un senso di guarigione non più affidato al riscontro di una normalità di fatto, bensì reso efficace da un ordine intersoggettivamente condiviso. Il volume si articola in una sezione di testi, affiancati da un ampio ventaglio di saggi a vario orientamento tematico.

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Titolo: Ludwig Binswanger. Esperienza della soggettività e trascendenza dell'altro. I margini di un'esplorazione fenomenologico-psichiatrica
Autore: S. Besoli
Editore: Quodlibet
Data di Pubblicazione: 2006
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ISBN: 9788874621088