Non saper danzare

Anna Piccioli Weatherhogg

"Non saper danzare" fa eco a un piccolo libro di Marion Milner, "Non poter dipingere" (1950), in cui la psicoanalista inglese scopre il piacere di dipingere libera da aspettative. Allo stesso modo Ada, spinta a scrivere dalla demenza che sta inghiottendo suo padre, ritrova qualcosa che si era interrotto negli anni burrascosi della giovinezza, gli anni di piombo del terrorismo, qualcosa che in seguito aveva continuato a negarsi: il piacere (femminile) di aprirsi in un racconto, abbandonandosi al sentimento di essere viva, scomposta e mossa. È questa la danza perduta e ritrovata di fronte all'avanzare dell'insensato, quando solo l'amore ha senso. La scrittura, come il pensiero che ora trova appoggio nel sentire, riallaccia fili spezzati dal troppo dispiacere, dall'orgoglio che ripudia il bisogno di essere amati e di amare. Così, infine, Ada può dire: "Capisco bene che le mie fughe da tutto ciò che mi delude sono un segno dell'amore difettoso. Ma l'intenzione resta sempre quella di sapere amare. Niente di meno. Sapere amare, essere liberi".

Prezzo:15,00

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Titolo: Non saper danzare
Autore: Anna Piccioli Weatherhogg
Editore: Robin
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 219
Formato:
ISBN: 9788872745724