Le scarpe di Van Gogh

R. Panattoni, E. Grazioli

Questa storia comincia con L'origine dell'opera d'arte che Martin Heidegger stila alla metà degli anni '30: che cos'è un'opera d'arte? Quale la sua origine? Heidegger si interroga a partire da un quadro di Van Gogh che raffigura delle scarpe. Uno storico dell'arte americano, Meyer Schapiro, gli contesta l'interpretazione dell'opera e inizia un dibattito che sottende da allora in poi il rapporto tra arte e filosofia, ripreso da grandi del pensiero della seconda metà del XX e qui ricostruito e ripercorso: Jacques Lacan, Jacques Derrida, Fredric Jameson, Massimo Cacciari, Gottfried Boehm... Le scarpe di Van Gogh sono diventate il filo rosso di un vero e proprio racconto filosofico che ci permette di ripercorrere il pensiero degli ultimi decenni, passando per modernismi, poststrutturalismi, decostruzionismi, postmodernismi, neomodernismi e altro ancora, intorno all'arte certo, ma non solo. Sebbene, mutatis mutandis, qualcosa di simile sia in corso anche oggi, non è tuttavia questa la ragione per cui proponiamo di ripartire da Heidegger, piuttosto che buttarsi direttamente nella mischia. E che la proposta di Heidegger mantiene un fondo del tutto originale, che non basta indicare come teorico o filosofico, perché tocca svariate corde del pensiero che sono di tutti. Alla fine è sempre lì che si deve andare a parare: che differenza c'è tra l'oggetto reale e l'opera d'arte?

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Titolo: Le scarpe di Van Gogh
Autore: R. Panattoni, E. Grazioli
Editore: Marcos y Marcos
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 250
Formato: Brossura
ISBN: 9788871686752