Il patrimonio architettonico e naturale di ogni nazione costituisce una risorsa essenziale per il suo sviluppo e, perciò, tutti i possibili strumenti (legislativi, amministrativi, finanziari, fiscali, ecc.) vanno opportunamente adeguati ed orientati per garantirne la conservazione. E' un principio, questo, ormai acquisito dalla cultura del restauro e, più in generale, dall'opinione pubblica; ma, in Italia, nonostante la sottoscrizione di convenzioni internazionali, molto è ancora da fare per evitare che il principio rimanga tale. Infatti, nel nostro Paese, i più importanti riferimenti, in campo normativo, consistono ancora in leggi, ottime per l'epoca in cui furono emanate, ma superate da decenni dalla continua evoluzione delle teorie in materia. Il Testo Unico, emanato nel 1999, non ha potuto modificare il criterio del regime vincolistico e passivo imposto dalle leggi del 1939, ma rappresenta uno sforzo di chiarimento e di razionalizzazione delle leggi di tutela dei beni culturali e del paesaggio. Aldo Aveta riesce a fornire un quadro dettagliato, dalla cui lettura si evidenzia quanto sia opportuno ed improcrastinabile un coordinamento tra le varie legislazioni di settore, al fine di evitare confusioni e sovrapposizioni che rischiano di rendere vana ogni auspicabile politica di conservazione dei beni in questione.
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Titolo: Tutela, restauro, gestione dei beni architettonici e ambientali. La legislazione italiana
Autore:
Aldo Aveta
Editore: Cuen
Data di Pubblicazione: 0
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788871465881