Un calvo entrato nelle alte sfere della politica pieno di debiti e uscitone (ucciso a pugnalate) dopo aver rivoltato Roma come un calzino. E' Caio Giulio Cesare, l'uomo che gettò le basi di un impero grande più o meno quanto il mondo allora conosciuto, sopravvissuto a lui per quattro secoli e che vari emuli tentarono di far rinascere durante il Medioevo. Prendendone riverentemente atto, i manuali di storia fanno di Cesare una sorta di uomo della Provvidenza che seppe lucidamente vedere davanti a sé un preciso punto di arrivo, incarnando le esigenze del suo tempo: superare gli interessi di parte, le lotte di fazioni e le corruttele che avevano svilito e paralizzato lo Stato. Come se Cesare non avesse costruito la sua carriera usando la politica per arricchirsi, e la ricchezza per costruirsi il consenso politico pressoché assoluto. Così fino alla morte, in un'irresistibile ascesa da vero campione dell'antichità nel difficile esercizio degli interessi privati nei pubblici uffici.
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Titolo: Cesare. Il nuovo nome del potere
Autore:
Maria Piva
Editore: Sonda
Data di Pubblicazione: 2002
Pagine: 167
Formato:
ISBN: 9788871063393