Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. 8.Insegnare il cristianesimo nel Novecento. La ricezione di Kierkegaard e Rosmini

Isabella Adinolfi, G. Goisis, I. Adinolfi

Nel 1846, un Kierkegaard poco più che trentenne iniziò ad annotare le proprie riflessioni in quaderni sul cui frontespizio tracciava un grande "NB" (ovvero: NotaBene). Con questa sigla soleva indicare ciò che si proponeva di tener presente, ciò su cui voleva richiamare l'attenzione, ciò che richiedeva un commento, ironico, serio o ammonitore. Nello scegliere NotaBene come titolo dei Quaderni di studi kierkegaardiani, si è voluto, quindi, utilizzare la stessa sigla adottata dal filosofo danese per i suoi appunti, ad indicare una "ripresa" del suo esercizio di pensiero. Il logo dei Quaderni, che riproduce il disegno di un uomo con il cannocchiale - sorta di "autoritratto" di mano dello stesso Kierkegaard -, vuole poi sottolineare un duplice aspetto della sua fisionomia intellettuale: quello dell'osservatore accurato e quello dell'ironista acuto e mordace, capace però anche di autoironia. Sono questi, infatti, i tratti che hanno reso il filosofo danese uno dei pensatori più lucidi e incisivi del pensiero moderno, capaci di esercitare una profonda influenza in ogni ambito dell'attività intellettuale e artistica del Novecento.

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Titolo: Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. 8.Insegnare il cristianesimo nel Novecento. La ricezione di Kierkegaard e Rosmini
Autore: Isabella Adinolfi, G. Goisis, I. Adinolfi
Editore: Il Nuovo Melangolo
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 190
Formato: Brossura
ISBN: 9788870188271