Guareschi la chiamava, nella premessa al suo primo "Mondo piccolo" "quella fettaccia di terra tra il fiume e il monte dove tira un'aria speciale che va bene per i vivi e per i morti e se l'ombra di un morto viene a sedersi vicino a te, tu non ti spaventi e parli tranquillo con lei". La lingua scritta, non meno che parlata, istituisce appunto un rapporto speciale, anzi privilegiato, tra l'uomo d'oggi, i suoi contemporanei per quanto lontani e le mille voci di ieri; e questo libro, ancorato in prevalenza alla storia e all'analisi linguistica, offre un vasto panorama sulle tante fette, o zolle, o lingue di terra che digradano dall'Appennino emiliano fino all'argine destro del Po, conservando ognuna una propria autonomia, che si fa anche campanilismo e netta affermazione di reciproca diversità (gli ultimi eventi politici hanno portato alla ribalta nazionale l'appellativo di "testa quadra" che, da est come da ovest, viene 'ab antiquo' allegramente affibbiato ai reggiani ma insieme senza negare la tensione verso una patria comune: se non certa, almeno possibile.
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Titolo: Lingue di terra. Storia di una patria possibile
Autore:
Fabio Marri
Editore: Mucchi
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine:
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ISBN: 9788870004663