Una piazza al posto di un palazzo. La rappresentazione della Civiltà italiana all'E 42 per Albini, Gardella, Palanti, Romano

Maura Percoco

Siamo negli anni Trenta, un tempo in cui l'architettura, per molti tra i futuri protagonisti del Novecento, è concepita come la costruzione di una visione. Dalla consapevolezza di appartenere a una 'minoranza' nasce la solidarietà nel pensiero e nell'azione che unisce i giovani Franco Albini, Ignazio Gardella, Giancarlo Palanti e Giovanni Romano in una 'cordata di compagni' coesi nel sostenere un'idea di modernità sintesi di adesione alla realtà del proprio tempo e sguardo sul futuro. In questo contesto di comunione d'intenti, quel gruppo di amici decide di raccogliere la sfida più impegnativa tra i concorsi dell'E 42 e di misurarsi con il progetto dell'edificio-tema dell'Esposizione, il Palazzo della Civiltà Italiana. Le riflessioni intorno a questo progetto sono il contenuto di questo volume. Supportate dall'indagine grafica e dalla costruzione del modello virtuale, esse offrono i presupposti per un'interpretazione critica della proposta di concorso che consente di rintracciare in questa architettura meno nota e non costruita, una lezione umana e professionale tutt'oggi valida, sul progetto come strumento di azione civile e impegno morale, sulla forza delle idee semplici.

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Titolo: Una piazza al posto di un palazzo. La rappresentazione della Civiltà italiana all'E 42 per Albini, Gardella, Palanti, Romano
Autore: Maura Percoco
Editore: Libria
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 152
Formato:
ISBN: 9788867642236