Jacopo da Trezzo e la costruzione de l'Escorial

P. Villa, Jean Babelon, E. Mauri

Il 23 settembre 1589 a Madrid muore, forse in quella via che porta il suo nome, Jacopo Nizzola e dal suo testamento apprendiamo che si qualifica come "scultore di sua maestà" e subito dopo ricorda: "y natural de la villa de treco qu'es en el estado de Milan". "Il primo rinascimento, dice Muntz, avrebbe potuto chiamarsi l'epoca dell'oreficeria, tanto come l'ultimo è stato generoso di architetti, pittori e scultori". In questa schiera di orafi Muntz poté annoverare il nostro Jacopo che, percorrendo con perspicacia una strada ben delineata, fa l'orafo e l'intagliatore di pietre. Nominato scultore di Sua Maestà Filippo II; con Herrera stende progetti e costruisce macchine; come Cellini incide medaglie. Si formò a Milano, dove lo troviamo attivo tra il 1532 e il 1553, quando Milano era la capitale europea della glittica. Le botteghe dei Miseroni, dei Saracchi, di Annibale Fontana e Jacopo da Trezzo crearono favolose brocche di diaspro come quella della SchatzKramrner di Monaco o magnifici vasi in cristallo di rocca come quello del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Prezzo:35,00

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Titolo: Jacopo da Trezzo e la costruzione de l'Escorial
Autore: P. Villa, Jean Babelon, E. Mauri
Editore: Diogene Edizioni
Data di Pubblicazione: 2015
Pagine: 366
Formato: Brossura
ISBN: 9788866471097