Imposta alla carne

Diamela Eltit

Due donne emarginate, vittime dell'esclusione sociale di una patria ineffabilmente repressiva, sono le protagoniste di questo romanzo dall'andamento onirico, incalzante e quasi scabroso, articolato da un torrenziale monologo in prima persona che si configura come una ricostruzione allegorica della storia cilena degli ultimi due secoli. Duecento anni che riecheggiano come un mantra per tutto il romanzo e che sono incarnati dalla coppia madre-figlia al centro della narrazione, una coppia costituita da due corpi bicentenari, controllati e seviziati dalle presunte cure di un esercito di potenti medici, schiere di infermiere compiacenti e irriducibili fans della medicina. A riportare i fatti è la figlia, che ha la stessa età della madre, la quale è rinata il giorno in cui l'ha data alla luce e le è talmente legata da vivere all'interno del suo corpo. Il suo resoconto, pertanto, muove da un patto di solidarietà viscerale, quello che consente alle due donne di sopravvivere tanto a lungo nonostante la reclusione in un ospedale lugubre e opprimente, che non può non ricordare gli scenari più foschi della dittatura di Pinochet e che nel libro è esplicitamente associato allo stato, alla patria.

Prezzo:15,00

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Titolo: Imposta alla carne
Autore: Diamela Eltit
Editore: Atmosphere Libri
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 176
Formato: brossura
ISBN: 9788865640593