Horti hesperidum, Roma 2015, fascicolo I. Studi di storia del collezi0nismo e della storiografia artistica. 2.L'età medievale

C. Occhipinti

La Vergine Maria della Crocifissione attribuita ai successori di Giotto a Napoli e oggi conservata al Musée du Louvre a Parigi (figg. 1 e 2) presenta delle caratteristiche straordinarie: sul lato destro della fronte e sul mento si scorgono delle macchie di sangue e la veste bordeaux è strappata a mostrare la clavicola e altre macchie di sangue sul petto dall'incarnato pallido. Questa drammaticità contrasta con l'eleganza sobria e discreta della veste e del corpo lungo e sottile. Priva di sensi, Maria è reclinata all'indietro con le braccia leggermente alzate e viene sorretta da una donna, che come lei ha il capo cinto dal nimbo, mentre san Giovanni la sostiene afferrandola per la veste. Gli occhi sono chiusi e l'incarnato è realizzato con toni spenti e tendenti al verde, che alludono alla perdita di coscienza . In questo modo è presentata la Madre di Dio, rivolta quasi completamente verso l'osservatore. Lo svenimento di Maria nella tavola del Louvre non è tema inusuale per l'epoca; lo sono invece l'attenzione alle emozioni e la finezza della pittura, ma soprattutto le macchie di sangue e la veste strappata.

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Titolo: Horti hesperidum, Roma 2015, fascicolo I. Studi di storia del collezi0nismo e della storiografia artistica. 2.L'età medievale
Autore: C. Occhipinti
Editore: Universitalia
Data di Pubblicazione: 2015
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ISBN: 9788865077924