La parola divina incircoscrivibile. Un tentativo di ripensare le Quaestiones ad Thalassium di Massimo il Confessore

Giovanni Buontempo

La presente ricerca si muove nel campo dell'esegesi patristica e vuole fare luce sul rapporto fra due grandi autori del pensiero patristico: Origene e Massimo il Confessore. Se il primo si pone agli esordi del cammino teologico della Chiesa, il secondo si colloca in una fase già di piena maturità per la patristica greca e per la teologia cristiana in generale. Il presente lavoro, prendendo in esame le Quaestiones ad Thalassium, la maggiore fra le opere esegetiche del Confessore, ribalta alcune valutazioni divenute abituali fra gli studiosi e mette in luce come proprio in riferimento all'interpretazione della Sacra Scrittura, Massimo consideri irrinunciabile il ricorso ai principi ermeneutici messi a punto da Origene e ne difenda il valore ecclesiale contro le critiche veementi di vari detrattori. L'indagine si allarga anche ai molteplici temi spirituali dell'opera massimiana, alla delicata questione dell'antigiudaismo, ad approfondimenti storici relativi all'ambiente monastico del tempo e alle tensioni ancora molto vive all'interno della Chiesa, dovute alle aspre polemiche fra rigidi letteralisti e difensori dell'interpretazione spirituale della Scrittura.

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Titolo: La parola divina incircoscrivibile. Un tentativo di ripensare le Quaestiones ad Thalassium di Massimo il Confessore
Autore: Giovanni Buontempo
Editore: Nerbini
Data di Pubblicazione: 2021
Pagine: 492
Formato: copertina-rigida
ISBN: 9788864347059