Il libro ricostruisce i rapporti tra cattolicesimo, movimento operaio e imprenditori a Torino nel secondo dopoguerra, quando la "città dell'auto" assunse un ruolo di primo piano nello sviluppo del "miracolo economico" italiano. Il volume, frutto di una ricerca promossa dalla Fondazione "Vera Nocentini" e svolta su documenti in gran parte inediti, illustra le scelte compiute dalla Chiesa torinese sul tema del lavoro, con una specifica attenzione all'azione svolta dai cappellani di fabbrica e dalle organizzazioni del laicato cattolico, con numerosi riferimenti ai rapporti con i sindacati. Sono considerate in particolare le tensioni maturate nella Chiesa di Torino tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, quando, a fianco di modalità tradizionali di azione dei fedeli, si manifestarono decise spinte verso il rinnovamento delle forme e dei contenuti della presenza cattolica nella città. Tra collateralismo democristiano e intese con gli industriali, conservazione delle tradizioni religiose, volontà di rinnovamento sociale e apprensioni per le nuove formule politiche, il caso del cattolicesimo torinese nel suo rapporto con le questioni del lavoro offre la possibilità di osservare le tensioni presenti nella Chiesa italiana prima e durante il Concilio vaticano II e di considerare con maggiore precisione il terreno sul quale attecchirono i fermenti religiosi e culturali degli anni successivi.
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Titolo: La fabbrica dei cattolici. Chiesa, industria e organizzazioni operaie a Torino (1948-1965)
Autore:
Marta Margotti
Editore: Edizioni Angolo Manzoni
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine:
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ISBN: 9788862041324