In Italia ci sono poeti marginali e poeti marginalizzati. I primi sono quelli che arretrano di uno o due passi dalle potenzialità della poesia, perché prendono in parola il piccolo ruolo che la società degli ultimi decenni ha assegnato ad essa. Gli altri sono quelli che non rientrano nei canoni editoriali, giornalistici e festivalieri, non tanto per il loro cattivo carattere, o per essere romanticamente "schivi" e "appartati", ma perché essi percorrono una loro strada individuale, vivendo tutti i ricatti del presente e il paradosso della loro arte in modo consapevole e creativo, non consolatorio e tantomeno volontaristico. Questo libro racconta criticamente la reale situazione della poesia italiana contemporanea, cercando di fare chiarezza su valori e disvalori, ma soprattutto tentando un risultato oggi scandaloso persino nelle intenzioni: quello di leggere la poesia di oggi come uno dei fattori della nostra complessiva cultura. Soffermandosi su autori di generazioni e formazioni diverse (da Umberto Fiori ad Andrea Temporelli, da Elio Pecora a Edoardo Zuccate da Giorgio Manacorda a Paolo Maccari, da Patrizia Cavalli a Paolo Febbraro), Matteo Marchesini offre molte risposte a coloro i quali da lontano sospettano che la poesia sia morta, ma anche a coloro che da troppo vicino immaginano di poter confidare in una poesia piccola e senza responsabilità.
Prezzo: € 5,00
Prodotto al momento non disponibile.
Titolo: Poesie senza gergo. Sugli scrittori in versi del 2000
Autore:
Matteo Marchesini
Editore: Gaffi Editore in Roma
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 120
Formato: Brossura
ISBN: 9788861651166