Teatri. Architetture 1980-2005

Marino Narpozzi

Dedicato all'architettura dei teatri, il volume, in continuità con la linea editoriale dell'intera collana, analizza Ie principali tipologie che hanno accolto sino ad oggi l'evento teatrale. Attraverso gli esempi selezionati, l'autore ha evidenziato oltre alle caratteristiche distributive e architettoniche dei casi di studio, l'aspetto evolutivo del teatro, letto criticamente in relazione alle condizioni socio-culturali del proprio tempo. Un ampio saggio critico iniziale attraversa la formulazione dell'edificio teatrale a partire dal Rinascimento sino al Novecento, con particolare attenzione alla trattatistica. Il teatro della sorpresa, quello delle corti rinascimentali, e il teatro come recupero archeologico, quello che attinge al testo vitruviano e segnatamente ai valori urbani e civili dell'edificio, costituiscono nelle diverse accezioni un cammino parallelo che giunge sino ai nostri giorni, attraverso una classificazione proposta in quattro diverse sezioni: ''Grandi teatri'', "Ricostruzioni","Teatri all'interno di complessi architettonici'' e ''Piccoli teatri''. II rapporto che il teatro contemporaneo instaura con la città sviluppa esiti e soluzioni alternative che giungono talvolta a risultati e condizioni tra loro oppositive: nei casi illustrati dei teatri di Chambéry (Mario Botta), di Martigues (Fabre/Speller e Marino Narpozzi), di Glyndebourne (Hopkins Architects) e di Léon (Mansilla+Tunón), l'architettura del teatro si inserisce nel contesto urbano in maniera discreta, cercando un dialogo con le caratteristiche peculiari dei luoghi; in altri, l'edificio teatrale diventa elemento spettacolare, catalizzatore di relazioni e incontri, segno, monumento, come nei casi del Kursaal di Rafael Moneo, del Teatro Luxor di Bolles+Wilson e del Richard B. Fisher Center for performing arts di Frank O. Gehry. II teatro, luogo di incontro e rappresentazione, si esplicita oggi, oltre la sala, negli ampi foyer vetrati, che spesso cercano un naturale prolungamento verso l'esterno, come nei casi del Teatro Markant di Herman Hertzberger, del Teatro nazionale di Catalogna di Ricardo BofiII, del Teatro a Recklinghausen di Auer+Weber+Architekten, del Teatro in Potsdamer Platz di Renzo Piano Building Workshop e del Centro culturale di Lucerna di Jean Nouvel. Infine, alcuni esempi prendono in esame il delicato tema del recupero dell'esistente, del restauro e del rapporto con l'antico: dalla ricostruzione filologica del Teatro La Fenice di Aldo Rossi, Arassociati, alla riqualificazione e insieme ricostruzione del Teatro di Sagunto di Giorgio Grassi e Manuel Portaceli Roig, sino all'adeguamento funzionale dell'edificio teatrale alle moderne tecnologie, che nel progetto di Mario Botta per il Teatro alla Scala è esplicitato come intento di riconfigurazione formale. II volume, nel presentare i trenta progetti che attraversano un arco temporale che va dal 1980 ad oggi, presenta i contenuti di una ricerca utilizzabile in modo ampio da chiunque intenda approfondire la conoscenza dell'architettura dei teatri comprendendo, oltre gli esiti attuali, l'evoluzione di una tipologia che dalla classicità ai nostri giorni ha attraversato con continuità i percorsi e le fortune della storia urbana.

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Titolo: Teatri. Architetture 1980-2005
Autore: Marino Narpozzi
Editore: Motta Architettura
Data di Pubblicazione: 2006
Pagine: 279
Formato: Libro rilegato
ISBN: 9788861160101