L'uomo bianco è malvagio, il Nord si è arricchito tenendo in catene i popoli del Sud e si è macchiato delle peggiori colpe mai commesse: colonialismo e imperialismo. Perciò, a partire dal secondo dopoguerra, Europa e America hanno tentato di espiare il loro peccato originale nei confronti dei paesi poveri dando vita a una sorta di religione secolarizzata che scimmiotta il cristianesimo: il terzomondismo. I fedeli di questa "chiesa" possono purificarsi proprio grazie al Sud, vittima innocente e quindi redentore di tutti i peccati del mondo. Ma questo corrisponde alla verità? La cultura dell'odio di sé diffusa in tutto l'Occidente porta a guardare l'"Altro lontano" con un misto di compassione e solidarietà, plasmandolo secondo un ideale stereotipato. Quello che propone Pascal Bruckner è, invece, un approccio positivo, un invito ad accostarsi allo Straniero in modo schietto, senza ipocrisie o preconcetti, né pietismi o compassione, lasciandoci guidare dal senso dell'amicizia e dalla meraviglia, che dovrebbero essere propri di tutti gli esseri umani. Mistificare o addirittura rinnegare la nostra eredità storica non offre una prospettiva privilegiata per capire meglio il Terzo Mondo; al contrario, l'assurdo dilemma che impone di scegliere se amare una civiltà o un'altra rende ignoranti di entrambe.
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Titolo: Il singhiozzo dell'uomo bianco
Autore:
Pascal Bruckner
Editore: Guanda
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 294
Formato: brossura
ISBN: 9788860881380