Nella sterminata letteratura sul Terzo Reich quest'opera, interamente revisionata e ampliata rispetto alla precedente edizione, rappresenta un unicum: essa infatti porta in rassegna in maniera dettagliatissima tutti gli aspetti della storia personale di Hitler, della sua interazione col popolo tedesco, e dell'organizzazione del genocidio perpetrato dalle politiche naziste, che possono avere una pertinenza psicopatologica. Si passa dai numerosissimi tentativi interpretativi e diagnostici che molti psichiatri, a partire dall'epoca della Seconda guerra mondiale, hanno attuato sulla personalità del Führer - giungendo a risultati diagnostici eterogenei ma che, nel complesso, concordano nell'evidenziare la presenza di numerosi aspetti psicopatologici nella sua personalità e nel suo comportamento -, all'analisi della regressione di massa trascinata dal legame ipnotico con un leader carismatico: un intero popolo evoluto sul piano scientifico, tecnologico, culturale e filosofico, composto da persone comuni e normali, è stato trasformato nell'esecutore efferato di convinzioni totalmente irrazionali. Pur muovendosi nell'ambito di uno scetticismo metodologico rispetto a una seducente spiegazione psicopatologica del complesso fenomeno storico del nazismo, che ovviamente è stato sostenuto soprattutto da fattori politico-economici e anche ideologici, scientifici e para-religiosi, gli Autori hanno inteso di porre in risalto la particolare regressione psicologica necessaria alla esecuzione criminale delle decisioni politiche, che porta alla luce alcuni meccanismi psichici basici evidenziabili anche a livello di micro e macro-gruppi in ogni contesto antropologico. Prefazione di Paolo Francesco Peloso.
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Titolo: Adolf Hitler: analisi di una mente criminale. Psicologia e psicopatologia del nazismo. Ediz. ampliata
Autore:
Riccardo Dalle Luche,
Luca Petrini
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 374
Formato:
ISBN: 9788857561639