"Il lago dei poveri" racconta la storia dei laghi varesini che ha per protagonisti i popoli della riva, sopravvissuti per vari secoli esercitando la libera pesca comunitaria sui laghi e il pascolo promiscuo nelle terre comuni. Tutti questi "usi civici" convissero a lungo con il dominio della nobiltà del contado, anch'essa tenacemente radicata nei luoghi e nei laghi. Per tutto questo periodo, e oltre, pesca e agricoltura furono le due attività complementari delle varie comunità di villaggio. Con l'avvento dello Stato moderno accentrato tutto cambiò, poiché i beni un tempo comuni divennero soggetti a imposta, e infine privatizzati. La libera proprietà fu l'esito tormentato di una storia ormai contemporanea. Tutta questa vicenda viene narrata direttamente dalla fonte archivistica, che si avvale della raccolta di varie centinaia di documenti originali, riordinati, inventariati e informatizzati nell'Archivio Storico del Territorio dei Laghi Varesini, a disposizione dei ricercatori presso il Centro Internazionale Insubrico "C. Cattaneo" e "G. Preti" di Varese. Le tre parti in cui il testo è suddiviso segnano tre tappe di un'unica ricerca storica: la prima in cui viene alla luce l'antichissima epoca delle stanghe, in cui la pesca è un'agricoltura con altri mezzi; la seconda parte che scopre l'età della modernizzazione dei laghi con la nascita della pesca di mercato; la terza che esamina la definitiva espropriazione dei beni comuni nella terra della Brabbia, che dei laghi è il naturale complemento. "Il lago dei poveri" non è un'espressione poetico-patetica, ma un termine giuridico con cui nei documenti antichi si indica il campo della libera pesca comunitaria. I poveri sono quei paesani che per la loro sopravvivenza devono far conto e godere di vari usi civici che interessano le terre e le acque comuni.
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Titolo: Il lago dei poveri. Archivio dei Laghi varesini
Autore:
Amerigo Giorgetti
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 606
Formato:
ISBN: 9788857560830