Lévinas e la difesa dell'interiorità

Gianluca Bianchi

La dimensione interiore non è mai trascurata nella filosofia di Lévinas: anzi, è il punto d'inizio e d'arrivo di un sistema che si presenta come una "difesa della soggettività". Quest'opera, invece, vuole essere una difesa dell'io in quanto io, o una difesa dell'interiorità. L'io può essere mortale e, al tempo stesso, infinito? Contro l'essere-totalità - somma di enti senza nome - Lévinas propone l'essere-infinito: l'unicità dell'io che si apre all'unicità dell'altro. Il passaggio dal fenomeno alla cosa in sé avviene nella sensibilità: se la sensazione è il particolare che non è mai due volte, l'altro è l'essere unico che non sarà mai un altro essere. Ma ciò non basta: è l'inizio - come linguaggio, come perdono, come eros - che dona all'io il suo trionfo. L'essere-per-altri e l'egoismo dell'io separato sono due aspetti possibili solo in funzione della loro co-presenza, ma l'essere-per-altri accade malgrado la morte, che rimane nascosta nel buio del suo segreto, senza conferire all'io un senso ultimo. Bisogna trovare quello che sembra il tassello mancante di un ingranaggio filosofico che potrebbe comunque rimanere inalterato. Ma in quest'opera è un tassello essenziale. Prefazione di Emanuele Felice.

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Titolo: Lévinas e la difesa dell'interiorità
Autore: Gianluca Bianchi
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 148
Formato:
ISBN: 9788857553467