Le trame dell'immaginario che si dispiegano all'indomani della Rivoluzione francese approdano alla cultura dell'Ottocento alimentando delle narrazioni ampiamente consegnate alla pulsionalità e al perturbante. Privilegiando casi paradigmatici, il volume traccia dei percorsi di senso intorno ad alcune delle più significative declinazioni di questo orizzonte, ponendo al centro la dialettica cruciale tra parola e immagine e la nozione di ekphrasis. Nel corso del XIX secolo Jules Barbey d'Aurevilly appare fra i più originali interpreti di questa sensibilità, che trova una singolare esplicitazione nel motivo del ritratto dipinto. Quest'ultimo, configurandosi inizialmente come il teatro della memoria deputato a far rivivere il passato, si connota progressivamente come un oggetto soglia che assurge a immagine dell'invisibile, polarizzando intorno a sé una vera e propria isotopia del sovrannaturale. Dal ritratto dipinto alla fotografia, una delle formulazioni più estreme del rapporto tra parola e immagine si realizza nella contemporaneità con i ritratti fantasma di Sophie Calle, per approdare con Patrick Modiano a una scrittura che si compie nell'assenza, dissolvendo la figurabilità nelle parole.
Prezzo: € 12,00
Prodotto al momento non disponibile.
Titolo: Il ritratto e l'assenza. Percorsi nella letteratura francese
Autore:
Michela Gardini
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 112
Formato:
ISBN: 9788857552477