Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo

Andrea Pitto

Wilhelm Reich osservava l'uomo radicato al suo terreno fondamentale, quello biologico ed energetico: l'humus da cui si sviluppano tutti i fenomeni vitali, mente inclusa. Il pensiero di Carl Gustav Jung faceva prevalentemente il percorso inverso, risalendo alle vette più alte dello spirito, ove albergano simbologie ermetiche e gli stadi ultimi di quello che lo studioso zurighese chiamava processo di individuazione. Se il leit motiv di Reich può essere considerato la funzione orgasmica, quello di Jung è certamente la funzione simbolica, la concezione degli archetipi e il processo di individuazione. Tra le possibili tematiche approfondite in questo libro, quelle che compaiono nel sottotitolo ("Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo"), non mancano di ramificarsi in una moltitudine di altri argomenti che volta per volta assumono specifica importanza. Questo lavoro dovrebbe indurre il lettore a contestualizzare meglio il pensiero di Jung e Reich nell'ambito della ricerca psicologica e non solo, permettendo, inoltre, di superare la superficiale contrapposizione che è emersa spesso tra loro e, al contempo, contribuire a rendere chiari, laddove si presentino, gli effettivi contrasti.

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Titolo: Jung e Reich. Freud e i suoi discepoli. Eresia, misticismo, energia, nazismo
Autore: Andrea Pitto
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 668
Formato:
ISBN: 9788857521848