Ontologia fondamentale e metaontologia. Una interpretazione di Heidegger a partire dal «Kantbuch»

Matteo Pietropaoli

Una rilettura del pensiero di Martin Heidegger che muove dalla sua interpretazione metafisica di Kant per giungere a formulare il continuo e necessario rovesciamento della fondazione ontologica in metaontologia. L'opera si concentra sul periodo tra gli anni '25 e '42, in cui la riflessione sulla possibilità e il significato di un'ontologia fondamentale è ancora centrale per Heidegger, e cerca di portare avanti il tentativo di uno sviluppo positivo della Dialettica trascendentale kantiana. Questo significa per Heidegger ricercare la controparte essenziale di una metaphysica generalis concepita come ontologia fondamentale, vale a dire reinterpretare il senso di una metaphysica specialis. Le nozioni essenziali di trascendenza, mondo e libertà vengono così ricomprese alla luce della lettura heideggeriana della Critica della ragion pura, intesa come luogo decisivo per spiegare la costante fondazione della metafisica ad opera dell'esserci. Sulla base di questo punto di vista privilegiato vengono illuminati i confronti di Heidegger con Nietzsche, Schelling, Leibniz e Platone, nel tentativo di delineare uno sviluppo del suo pensiero che non soltanto sia ancora metafisico ma insieme pratico, caratterizzato cioè da una metafisica duplice che disponga, nel suo rovesciamento in metaontologia, il piano dell'etica.

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Titolo: Ontologia fondamentale e metaontologia. Una interpretazione di Heidegger a partire dal «Kantbuch»
Autore: Matteo Pietropaoli
Editore: Mimesis
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 342
Formato:
ISBN: 9788857521794