Il 1 ° gennaio 1919 - cento anni fa - Giorgio de Chirico (1888-1978), uno degli artisti più importanti e controversi del XX secolo, giungeva a Roma con il treno notturno da Ferrara, dove aveva prestato servizio militare nei tre anni e mezzo precedenti. La data segnava, insieme all'avvio del nuovo anno, l'inizio di un altro importante capitolo nella carriera del Pictor optimus, caratterizzato da stili e tecniche ispirati al classicismo e ai grandi maestri del passato. Il 1919 sarebbe stato di lì a poco anche utilizzato dai surrealisti e dalla critica successiva per indicare la fine del primo periodo metafisico di de Chirico (1910-1918) - periodo caratterizzato da quel genio creativo che incise profondamente sull'imminente nascita del surrealismo, di cui era considerato il precursore - e l'inizio della sua produzione "successiva", che si sarebbe estesa su un arco temporale di quasi sessant'anni. In linea con la posizione che de Chirico ha sempre sostenuto, questo volume, attraverso l'esame di circa cento opere relative all'intero arco della carriera del Maestro, evidenzia come la produzione post-1918 non rappresenti un distacco dal primo periodo dell'arte metafisica (nonostante le variazioni di stile, tecnica, soggetto, composizione e tonalità di colore), ma un'evoluzione sempre più sofisticata: una metafisica continua. Un percorso dove passato e presente coesistono sullo stesso piano in una sorta di eterno ritorno nietzscheano e dove il cosiddetto volte-face del 1919 non è pertanto da intendersi come un ripudio, una reazione o una rivoluzione, ma come una continua rinascita attraverso la rivelazione metafisica.
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Titolo: Giorgio De Chirico. Il volto della metafisica. Ediz. illustrata
Autore:
Editore: Skira
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 246
Formato:
ISBN: 9788857240435