Fin dagli anni '70 il problema della grammatica è stato cruciale per la scuola italiana. Quanta farne? Quale fare? Quando farla? Perché farla? Sono le quattro domande, poste dagli insegnanti negli ultimi decenni, alle quali i contributi di questo volume cercano di dare oggi una risposta. Gli autori in gran parte concordano sul fatto che una riflessione esplicita sulla lingua è opportuna, fin dalla scuola primaria. Tale riflessione va intesa come un percorso di "scoperta" da parte dell'allievo delle regole implicite che egli applica quando parla. Già nel 1984 Monica Berretta guardava con favore a una "competenza metalinguistica di base", non formale, che permettesse di sfruttare la naturale disposizione dei bambini a riflettere sui vari fenomeni della lingua. Quasi tutti i percorsi qui presentati si sono ispirati a questa intuizione. Eppure alcune indagini contenute nel volume rivelano che resiste un modo di fare grammatica in cui il criterio fondamentale rimane quello di far riconoscere gli elementi della lingua da catalogare nelle categorie prestabilite. D'altro canto, gli ultimi testi scolastici confermano che la grammatica tradizionale gode ancora di grande favore. Altre indagini, però, fanno pensare che la riflessione grammaticale, se fatta in modo intelligente, ha un valore intrinseco come conoscenza in sé, e costituisce un potenziamento del pensiero formale, un modo di sviluppare una mentalità di approccio scientifico ai problemi
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Titolo: Grammatica a scuola
Autore:
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine: 420
Formato:
ISBN: 9788856844429