Il piano ha bisogno di punti di vista innovativi per arricchire la sua capacità di dialogare con la cittadinanza. L'osservazione della realtà attraverso il "filtro" della videocamera è in grado di aggiungere nuove modalità di conoscenza del territorio e delle pratiche sociali di cui lo stesso territorio è teatro e protagonista. Partendo dalla considerazione che lo spazio filmico è compiutamente progettato ed originalmente differente dalla realtà e che la figura del regista può essere assimilata a quella di un "pianificatore felice" in grado di riprodurre, nella fittizia realtà del film, la visione della sua società ideale e dei suoi spazi perfetti, il testo indaga le forme di racconto cinematografico della città e del territorio come strumenti che possono essere associati a quelli canonici per lo studio della città e pone l'accento sulle potenzialità offerte all'urbanistica dal linguaggio e dagli strumenti propri del cinema. Attraverso l'analisi di 14 documentari e di alcune sperimentazioni dirette, ipotizza un uso attivo del media cinematografico in processi di animazione territoriale e di coinvolgimento delle realtà locali in un'ottica che spazia dalle "visioni urbane" dei flaneur all'analisi delle pratiche sociali, alla modificazione degli strumenti per comunicare il piano, all'implementazione di mezzi per accrescere il consenso e la partecipazione alle scelte, alla possibilità degli audiovisivi di essere dispositivi di interazione tra cittadini ed istituzioni.
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Titolo: Sequenze di città. Gli audiovisivi come strumento di studio e interpretazione della città
Autore:
Davide Leone
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine: 192
Formato:
ISBN: 9788856835717