Disabilità intellettiva e sessualità

La medicina - in particolar modo quella riabilitativa - considera il corpo del disabile come uno strumento di efficienza personale da preservare nel massimo stato di salute possibile. Il corpo, inteso come insieme di organi da far funzionare al meglio, viene così a trovarsi al centro di interventi di cura, di assistenza, di pratiche igieniche, di programmi rieducativi, di protocolli terapeutici. Ridotto ad "ingranaggio" da riparare, si svuota di ogni trascendenza; ogni sua manifestazione di vitalità - tanto più se inattesa - è prosciugata di senso e liquidata come problematica espressione sintomatica. La dimensione sessuale subisce, in questa scena di negazione generalizzata, un trattamento di esclusione radicale. La ricerca del piacere connessa alla pulsionalità del corpo è mal tollerata, quando non apertamente stigmatizzata. Operatori e familiari di persone disabili, interessati alla comprensione di questo lato profondamente enigmatico dell'esistenza del malato, si trovano spesso disorientati di fronte a comportamenti che impongono considerazioni inedite. Questo libro interroga alcuni specialisti del settore dell'handicap intellettivo sulla delicata questione della vita libidica del paziente con insufficienza mentale, promovendone una riflessione e un approfondimento assolutamente originali.

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Titolo: Disabilità intellettiva e sessualità
Autore:
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine: 112
Formato:
ISBN: 9788856832334