Seduzione e coercizione in Adriatico. Reti, attori e strategie

A ripercorrere la complessa trama dei rapporti politici, economici e culturali, che il nostro paese ha intessuto con le nazioni dei Balcani occidentali, emerge con chiarezza come da parte italiana vi siano state una costante attenzione e una continuità d'interessi verso quei popoli e quelle regioni. L'impressione che se ne ricava tuttavia è che non sempre il mondo politico (ad eccezione di qualche istituzione locale) abbia affiancato e sostenuto con una concreta e fattiva azione di governo le iniziative portate avanti dagli attori economici e culturali italiani; in molte occasioni e in numerose circostanze, le reti economiche e culturali tra le due coste del mar Adriatico sembrano essersi sviluppate per proprio conto, senza impulsi centrali e in assenza di ben definite strategie nazionali. Ma ancora più forte è l'impressione che la politica italiana, nelle relazioni interadriatiche, il più delle volte abbia tentato di adottare modelli riconducibili alla politica di potenza, basati su imposizioni forzose e su coercizioni, avvertendo come limite insopportabile la nostra incapacità a fare sistema paese. In realtà in alcuni scenari internazionali (soprattutto in quelli caratterizzati da conflitti etnici e rivalità nazionali), dove gli obiettivi prioritari sono legati alla promozione dello sviluppo e della democrazia, e alla costruzione di buone relazioni tra Stati e genti vicine, forse questo nostro limite può rivelarsi invece una risorsa.

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Titolo: Seduzione e coercizione in Adriatico. Reti, attori e strategie
Autore:
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2009
Pagine: 176
Formato:
ISBN: 9788856813616