A differenza della logica tradizionale, in questa prima monografia italiana sulla logica filo-indipendente di Jaakko Hintikka, la verità logica non è la conclusione di una dimostrazione affidata a regole deduttive, ma è piuttosto il risultato della contesa dialogante tra un falsificatore (Abelardo) e un verificatore (Eloisa). In tal modo Hintikka sviluppa un linguaggio logico con una semantica basata sulla teoria dei giochi di von Neumann e Morgenstern che è in grado di descrivere, attraverso un 'dialogo' tra un proponente ed un opponente, l'ontologia del mondo. Che cos'è allora la verità? È forse la capacità di possedere una strategia vincente contro un opponente secondo l'attività di socratica memoria del cercare e trovare prove? In questo approccio assunto come 'rivoluzionario', gli strumenti introdotti da Hintikka e Sandu per la descrizione della verità sono i quantificatori dipendenti e indipendenti, l'uso di due negazioni (una duale e una contraddittoria), nonché un raffinato concetto di esistenza. Tra le novità, non solo Hintikka corregge l''errore' della notazione Frege-Russell, la quale non prevede la possibilità di esprimere relazioni di indipendenza informativa tra quantificatori universali ed esistenziali, ma ambisce anche ad esorcizzare la maledizione di Tarski (Tarski's curse), cioè l'impossibilità di definire il predicato 'vero' per il linguaggio in sé.
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Titolo: Logica dei quantificatori dipendenti e indipendenti. Saggio critico-introduttivo alla logica filo-indipendente di Hintikka
Autore:
Massimo Panzarella
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2009
Pagine: 192
Formato:
ISBN: 9788856807813