L'ambiente istituzionale italiano continua a incoraggiare, più che in tutta l'Unione europea, attività predatorie e parassitarie, che mirano a conservare o a conseguire posizioni di rendita. La conclusione del caso Alitalia e il duopolio televisivo ne sono un'ulteriore dimostrazione, così come lo sono i risultati conseguiti dalla regolazione delle autostrade italiane dal 1997 ad oggi. Ora le teorie liberali sembrano minacciate da un altro virus: i principi che ispirano la globalizzazione sono tacciati di "mercatismo" e con questo si fornisce una parodia della cosiddetta "versione degenerata del liberismo". Ma già Einaudi nel 1941 diceva che "Gli uomini sono presti a persuadersi, quando c'è qualcosa che va male, ad invocare il braccio forte dello Stato". Mentre non esiste alcuna contraddizione tra il mercato e la prospettiva sociale: la concorrenza è sociale e la politica della coesione è produttiva. E lo stesso Einaudi ammoniva: "Salvataggi se ne possono e se ne debbono fare in ogni momento storico quando sia in gioco l'interesse pubblico. Ad una condizione che coloro i quali chiedono e coloro i quali autorizzano i salvataggi sappiano di commettere un atto moralmente condannabile, socialmente iniquo ed economicamente pericoloso".
Prezzo: € 22,50
Prodotto al momento non disponibile.
Titolo: Settimo rapporto. Processo di liberalizzazione della società italiana
Autore:
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2009
Pagine: 208
Formato:
ISBN: 9788856807325