"Le uve della vigna del cielo" è l'opera che il poeta palestinese Munir Mezyed presenta per la prima apparizione italiana della sua poesia. E una summa poetica: sei libri, precedentemente pubblicati solo in inglese e arabo, tradotti e raccolti in un'unica, grande antologia. La sua è una poesia che prende spunto dall'assenza di una vera patria, dall'essere popolo disperso nel mondo. Da qui la sua grande ambizione: fondere le diverse tradizioni arabo-musulmane per riportarle agli antichi splendori in una formula nuova, unendole al tempo stesso anche alle tradizioni poetiche occidentali. La poesia si fa così ponte fra la gente di buona volontà di molte civiltà diverse e oltrepassa le barriere linguistiche attraverso nuovi strumenti, come Internet. La strada poetica che attraversa quel ponte ha bisogno di una meta. Il veicolo scelto è la poesia mistica ed erotica. L'ispirazione che trae dalle sue "allucinazioni" è violenta e dolce, perché intrisa di sensualità, di questa sua mistica che lo riporta spesso fra le braccia di un'amante, spesso metafora della patria amata e lontana, spesso esplicita attrazione carnale. La sua meta è compiere un meraviglioso intreccio fra le civiltà del Mediterraneo, nel quale non ci siano altri conflitti: una poetica Universale di Pace.
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Titolo: Le uve della vigna del cielo
Autore:
Munir Mezyed
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine:
Formato: Brossura
ISBN: 9788856748338