Tita Piaz entrò nella storia con il soprannome di "Diavolo delle Dolomiti" dopo aver salito la Torre Winkler del Vajolet a soli 18 anni, la leggendaria guglia nel cuore delle Dolomiti. Piaz divenne una guida alpina molto rinomata ed uno dei protagonisti di primo piano dell'alpinismo d'inizio Novecento; aprì nelle montagne della Val di Fassa una trentina di vie nuove, e altrettante nelle Dolomiti orientali, dove impose il suo ardito marchio di fabbrica. Nel 1901 Piaz fu il primo alpinista italiano a salire il Campanil Basso di Brenta. A Tita Piaz è stata attribuita anche l'invenzione della "calata a corda doppia". Ebbe anche il gusto della teatralità e dell'irrisione, che lo portò a imprese spettacolari e acrobatiche come sul Campanile di Val Montanaia. Piaz è conosciuto nella storia dell'alpinismo per l'arditezza delle sue vie alpinistiche, e anche per il suo carattere impulsivo e a tratti un po' rude da inarrestabile arrampicatore qual era. Il libro è l'autobiografia del grande alpinista, celebre guida e acceso irredentista: perché nel raccontare se stesso Piaz documenta e definisce un'intera epoca, con la bravura del grande scrittore.
Prezzo: € 18,00
Titolo: Mezzo secolo d'alpinismo. La storia del Diavolo delle Dolomiti
Autore:
Tita Piaz
Editore: Alpine Studio
Data di Pubblicazione: 2020
Pagine: 244
Formato:
ISBN: 9788855370035