Già nel Seicento il Grand Tour attraverso le principali città della vecchia Europa (e, in particolare, dell'Italia) era sentito dall'intellettuale come una "necessità esistenziale"; ma è nell'Ottocento che esso diventa addirittura un "abito mentale" perché tale viaggio, confidava lo scrittore Samuel Rogers all'amico Byron, "ci restituisce in sommo grado quello che noi abbiamo perduto"; per tutto il secolo scorso, dunque, il "Bel Paese" è stato tappa d'obbligo e meta prediletta di artisti e letterati provenienti da ogni parte d'Europa. Roma, "una città di provincia mal tenuta", secondo l'ironica definizione di Taine, rappresentava per Henry Adams "il vizio più violento del mondo" e chi veniva nella Città Eterna alla ricerca dei "fondali" rappresentati dalle basiliche, dai palazzi, dalle piazze e dai suoi paesaggi rimaneva ben presto affascinato dal popolo che l'abitava, dai costumi, dalle tradizioni da immortalare con il pennello e, di lì a poco, con la carta emulsionata "mercé la luce".
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Titolo: Roma scomparsa nelle fotografie di Ettore Roesler Franz
Autore:
Renato Mammucari,
Carlo Bernoni
Editore: Newton Compton
Data di Pubblicazione: 0
Pagine:
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ISBN: 9788854110335