Questo libro è la cronaca di una sconfitta assai probabile, ma - insieme - anche un atto di speranza per una riscossa ancora possibile.L'attuale Unione europea, certo, è per tanti versi la negazione del mito in cui generazioni intere hanno sperato e creduto. Meccanismi istituzionali barocchi, opachi e inefficienti, fatti per negare o almeno celare ogni responsabilità chiara e comprensibile; scelte economico-sociali sistematicamente chiuse, sequestrate nella spirale tasse/spesa pubblica/debito pubblico, inique in nome dell'equità, conservatrici nonostante le proclamazioni progressiste, cucite su misura per la tutela dei segmenti più protetti e meno dinamici della società; allargamento (con esempio e leadership rigorosamente italiani) delle opzioni emergenziali in materia di giustizia, con le esigenze di garanzia individuale sempre più messe tra parentesi: tutto ciò come pendant logico, nel teatro dei nuovi rapporti internazionali, di una difesa arcigna dello 'status quo' (poco importa se a beneficio di dittatori e regimi efferati, e a danno di popoli in cerca di libertà e di democrazia); di un antiamericanismo che unisce piazze e tecnocrati, masse e maitres à penser (o, più spesso, à dominer); dell'esigenza di costringere a gogne riservate o pubbliche, a veri e propri rituali di degradazione - e comunque alla marginalità e alla 'diversità' civile - quanti osino sottrarsi a questo pensiero unico, a questo filo che lega Monaco '38 a Srebrenica '95 a Parigi 2004.Che fare, dunque? Darsi definitivamente per vinti? No. Proprio ora è necessario un colpo d'ala, darsi e dare ai riformatori europei un'ultima opportunità. E' forse ancora possibile riconcepire un percorso che metta l'Europa nella condizione di tessere un nuovo dialogo con gli Stati Uniti, di ridisegnare i contorni di una rinnovata alleanza transatlantica. I radicali insistono a descriverla, questa nuova alleanza, questi "Stati Uniti d'Europa e d'America come il mezzo, lo strumento, l'attrezzo utile per e verso il fine dell"'Organizzazione Mondiale della Democrazia'; cioè di un ordine internazionale in cui il parametro di riferimento per giudicare un paese, per consentirgli la membership delle varie organizzazioni sovranazionali, non sia la sua mera esistenza sulla carta geografica, ma la sua capacità di garantire e promuovere libertà, democrazia, diritto, diritti. L'Europa - però - deve cambiare molto, e farlo presto, se non vuole perdere anche questo treno: altrimenti, l'America sarà ancora costretta a far da sé, e la maledizione, la condanna da noi imposta dell'unilateralismo si trasformerà nel suo contrario, e cioè in una benedizione per tutti quelli che abbiano - comunque - a cuore quegli obiettivi di libertà.
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Titolo: Euroghost. Un fantasma s'aggira per l'Europa: l'Europa
Autore:
Daniele Capezzone
Editore: Rubbettino
Data di Pubblicazione: 2004
Pagine:
Formato: Brossura
ISBN: 9788849808995