L'autore propone in questo testo un percorso critico attraverso certi spunti salienti che si articolano attorno al motivo problematico della formazione dello psicoanalista, sullo sfondo della 'questione' della 'cura'. Una cura intesa "a partire dall'anima" - per dirla con Freud - nel senso più proprio di un 'prendersi cura' della 'domanda', in un ascolto del discorso che attraversa e motiva la sofferenza del soggetto che chiede analisi. Una 'cura dell'ascolto', dunque, che al giorno d'oggi si trova a fronteggiare una diffusa mitologia psico-terapeutica sostenuta dall'ideale salvifico del "fare il bene dell'altro", in cui si rischia di confondere e vanificare il senso stesso della scoperta psicoanalitica: come pratica di parola, che chiama il soggetto, nella sua responsabilità, alla prova del transfert e dell'inconscio. Perciò, è su certi nodi della delicata questione della formazione, come ad esempio il paradosso identificazione- soggettivazione, da assumersi in tutte le sue inevitabili implicanze, che l'autore si premura di rilanciare il dibattito, a fronte del dilagare delle facili illusioni tecnicistiche su cui si appoggiano - per esprimerci con Pier Francesco Galli - le "filosofie del risultato".
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Titolo: Al di là del principio di guarire. Riflessioni sulla cura, la psicoanalisi, la formazione analitica
Autore:
Sebastiano Arnolfo Tilli,
Pier Francesco Galli
Editore: Ets
Data di Pubblicazione: 2001
Pagine: 208
Formato:
ISBN: 9788846704719