La figura di Alexandre Marc, ebreo russo convertitosi al cattolicesimo, è quella che introduce per prima in Francia l'idea di persona declinandola però piuttosto in senso politico che religioso. L'originalità di questa prospettiva lo porta ad elaborare la possibilità di costruire un nuovo ordine sociale di stampo federalista in cui le ragioni di emancipazione sociale coesistano con quelle della libertà e della creatività. Il suo progetto rientra a pieno titolo in quell'ambito culturale che Zeev Sternell ha definito "ni droite ni gauche" fortemente critico, allora, della democrazia liberale ed è stato oggetto anche in epoca recente di una querelle storiografica sul significato da attribuirsi a tale posizione. L'intento del saggio è quello di verificarne, attraverso un'analisi del pensiero svolta dall'interno, l'effettivo percorso intellettualee non in base alla ricostruzione dei suoi contatti epistolari ed umani o in forza di una lettura condotta solo attraverso le lenti contemporanee. L'opera intende seguire l'itinerario culturale che conduce Marc dal travagliato periodo tra le due guerre alla organizzazione del primo congresso dell'Unione europea dei federalisti (U.E.F.) nel 1947 e successivamente per oltre un cinquantennio a una convinta battaglia per "L'Europe en formation", come recita la rivista da lui fondata.
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Titolo: Il federalismo personalista di Alexandre Marc (1904-2000)
Autore:
Gilda Manganaro Favaretto
Editore: Franco Angeli
Data di Pubblicazione: 2006
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ISBN: 9788846479075