Con Chatwin

M. Codignola, Susannah Clapp, Matteo Codignola

Che un libro 'su' Chatwin finisse per affollarsi di personaggi bizzarri, battute memorabili, repentine infatuazioni per luoghi o idee - in altre parole, per diventare un libro 'di' Chatwin - era in qualche modo inevitabile. Ma, pur inaugurando ufficialmente la sequenza (che si preannuncia ricca) degli studi biografici, questo ritratto, di cui è autrice Susannah Clapp, che di Chatwin è stata editor, amica e confidente, non ha nulla di rituale o di agiografico, e la sindrome di Stoccolma che quasi sempre lega il bografo al suo protagonista si diluisce qui in un racconto tutto di prima mano e senza impacci reverenziali. E' come se la Clapp accendesse una candid camera, e Chatwin accettasse di farsi riprendere. Prima al lavoro, durante la messa a punto del celebre, lievissimo tocco che fece di "In Patagonia", fin dal suo apparire, una leggenda della letteratura recente. Poi nella sarabanda di incontri decisivi, bruschi congedi e coreografici ritorni in scena che scandivano la sua febbrile esistenza. Poi, ancora, nell'esercizio dei suoi mestieri ufficiali (giornalista, nomade, collezionista, archéologue raté) e delle sue vocazioni meno note (seduttore, parlatore compulsivo, cuoco, crooner). Eppure, nonostante l'imponente polifonia di ricordi, confidenze e gossip che la Clapp riesce a orchestrare, queste pagine fortunatamente non intaccano l'enigma dello scrittore, la sua inconfondibile ossessione per un 'qualcosa' che solo in mancanza di meglio definiamo stile, e che trasformava ogni suo atto, dall'acquisto di un taccuino al disegno di un itinerario di viaggio, in "un Bruce".

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Titolo: Con Chatwin
Autore: M. Codignola, Susannah Clapp, Matteo Codignola
Editore: Adelphi
Data di Pubblicazione: 1998
Pagine: 278
Formato: Brossura
ISBN: 9788845913884