"Patagonia dicevano Coleridge e Melville, per significare qualcosa di estremo. ""Non c'è più che la Patagonia, la Patagonia, che si addica alla mia immensa tristezza"" candava Cendras agli inizi di questo secolo. Dopo l'ultima guerra, alcuni di ragazzi inglesi, fra cui l'autore di questo libro, chini sulle carte geografiche, cercavano l'unico luogo giusto per sfuggire alla prossima distruzione nucleare. Scelsero la Patagonia. E proprio in Patagonia si sarebbe spinto Bruce Chatwin, non già per salvarsi da una catastrofe, ma sulle tracce di un mostro preistorico e di un parente navigatore. Li trovò entrambi - e insieme scoprì ancora una volta l'incanto del viaggiare, quell'incanto che è così facile disperdere, da quando ogni luogo del mondo è innanzitutto il pretesto per un 'inclusive tour'. Eppure, eccolo di nuovo: l'inesauribile richiamo, il vagabondo trasalire di un'ombra - il viaggiatore - fra scene sempre mutevoli. E nulla si rivelerà così mutevole come la Patagonia, che si presenta come un deserto: ""nessun suono tranne quello del vento, che sibilava fra i cespugli spinosi e l'erba morta, nessun altro segno di vita all'infuori di un falco e di uno scarafaggio immobile su una pietra bianca"". All'interno di questa natura, che ha l'astrattezza e l'irrealtà di ciò che è troppo reale, da sempre disabituata all'uomo, Chatwin incontrerà un arcipelago di vite e di casi molto più sorprendente di quel che ogni esotismo permetta di pensare. Questa terra eccentrica per eccellenza è un perfetto ricettacolo per l'allucinazione, la solitudine e l'esilio. "
Prezzo: € 14,50
Titolo: In Patagonia
Autore:
Marina Marchesi,
Bruce Chatwin
Editore: Adelphi
Data di Pubblicazione: 1982
Pagine: 272
Formato:
ISBN: 9788845904936