Questo libro è una testimonianza decisiva dello scontro dottrinale fra Pagani e Cristiani. Celso filosofo medioplatonico del II secolo, sferrò con "Il discorso vero" un attacco radicale contro lo scandalo della nuova religione che veniva dalla Palestina e pretendeva di sostituirsi a culti immemorabili. Col gesto di un aristocratico cosmopolita, lo osserviamo reagire all'invadenza della 'pìstis', della fede, là dove dovrebbe regnare soltanto la conoscenza. E insieme rivoltarsi contro la boria antropocentrica dei Cristiani, che gli appaiono simili "a un grappolo di pipistrelli, o a formiche uscite dalla tana, o a rane raccolte in sinedrio attorno a un acquitrinio, o a vermi riuniti in assemblea in un angolo fangoso che litigano per stabilire chi di loro è più colpevole". Dalla parte cristiana, Celso incontrò, dopo qualche decennio, l'avversario più temibile: Origene. E, per un'ironia della storia, mentre "Il discorso vero", nella sua interezza, andò perduto, ciò che ne sopravvisse furono i frammenti che Origene ne citava nella poderosa opera di confutazione che gli dedicò. In essi, qui presentati per la prima volta in edizione italiana, possiamo riconoscere, in tutto il suo vigore, la voce di una grande civiltà su cui incombe il declino, ma che non vuole rinunciare a se stessa.
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Titolo: Il discorso vero
Autore:
G. Lanata,
Aulo Cornelio Celso
Editore: Adelphi
Data di Pubblicazione: 0
Pagine:
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ISBN: 9788845902552