Il comparto museale italiano si trova al centro di una nuova attenzione, anche con riferimento a profili gestionali e a strutture di 'governance' più innovativi e moderni. Anche se le soluzioni non sono chiaramente delineabili, crescono le pressioni verso l'introduzione di elementi di economicità e di managerializzazione, se non di forme più decise di privatizzazione. Tale orientamento all'innovazione sul piano generale del management si trova però in forte contrasto con alcuni elementi di fondo del discorso professionale del museologo, i cui valori tendono a essere focalizzati piuttosto su aspetti di carattere storico, estetico, scientifico, a seconda del tipo di museo.Il titolo del libro vuole evocare questa tensione - anche in senso semantico - tra "conservazione" e "innovazione", che rappresenta un elemento imprescindibile per chi si occupa di management dei musei (e più in generale di economia dell'arte).Elemento distintivo del volume è la forte connotazione empirica, frutto di una ricerca triennale di un gruppo articolato di studiosi in stretta collaborazione con operatori museali, con una serie di "casi clinici" approfonditi. L'idea di fondo è che troppo spesso si parli di gestione dei musei senza un'adeguata comprensione dei problemi concreti a livello "locale", cioè di singola organizzazione museale. Viceversa, vengono qui proposte le analisi contestuali di alcune importanti realtà (Doria Pamphilj; Archeologico e GAM di Bologna; Pompei; museo S. Matteo di Pisa; Soprintendenza Archeologica di Roma; Opificio delle Pietre Dure; rete museale di Strasburgo; progetto Bologna Musei; musei civici di Venezia; mostra "I sensi del mondo"; Parco archeologico di Fiesole).
Prezzo: € 30,47
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Titolo: Conservazione e innovazione nei musei italiani. Management e processi di cambiamento
Autore:
Luca Zan
Editore: Etas
Data di Pubblicazione: 1999
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788845309649