Era dal periodo della grande crisi spirituale ed esistenziale del 1897 che Miguel de Unamuno non avvertiva un moto di sconforto così pregnante, dettato dal tormento nostalgico vissuto durante l'esilio e la fuga in Francia. Il senso profondo di questo abbandono lo spinse a concepire l'"Agonia del cristianesimo" (1924), un'opera sul cristianesimo dal taglio colloquiale e semi-autobiografico, dove molte delle idee già espresse in "Del sentimento tragico della vita" (1913) vengono rinnovate da una forte vis polemica nei confronti della società e delle ideologie precostituite, e da un intenso conflitto interiore. Un conflitto che sta alla base della stessa agonia del cristianesimo che abita ogni singolo individuo, ogni uomo cristiano, che è agonico per definizione. L'agonia è infatti la "lotta" di chi vive lottando contro la vita stessa, e contro la morte, poiché il fine della vita è farsi un'anima, un'anima immortale ("ansia d'immortalità"). L'agonia del Cristo sulla croce, che lotta per la salvezza dell'umanità, sarà dunque la stessa agonia che il cristiano prova lottando interiormente per la propria salvezza.
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Titolo: Agonia del cristianesimo. Testo spagnolo a fronte
Autore:
Miguel De Unamuno,
E. Rubetti
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2012
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788845270000