Fino a pochi anni fa si parlava solo di Luigi Pirandello, sicuramente uno dei più geniali autori del secolo scorso. Ora si comincia anche a dare il giusto valore alle opere teatrali e di narrativa del figlio Stefano, ingiustamente annichilito dall'immensità del padre. E proprio di Stefano, che per tutta la vita ha firmato i suoi testi con lo pseudonimo Landi, viene ora ripubblicato "Timor sacro", un romanzo autobiografico in cui l'autore racconta la sua tribolata esistenza di figlio, senza risparmiare passi spietati e aneddoti di vita in cui tratteggia il padre come un uomo per certi versi divorato dalla sua arte, che attinge spesso alle disgrazie famigliari quale fonte di ispirazione. Stefano trascorre i suoi anni cercando di schivare l'ombra del padre sotto la quale pure si va spesso a riparare. Nello slalom dei suoi faticosi giorni, diventa così di volta in volta il servitore, e poi una protesi del cervello, di "don" Luigi, il suo alter ego (quanti articoli scritti per conto del genitore!). Un figlio devoto, che ogni tanto si incavola per le pretese paterne, ma che sempre finisce con il mettere una pezza ai troppi strappi, economici e affettivi, dell'insigne scrittore e commediografo, celebrato in tutto il mondo.
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Titolo: Timor sacro
Autore:
S. Zappulla Muscarà,
Stefano Pirandello
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 335
Formato: Brossura
ISBN: 9788845267406