Tema del volume è la presenza, nel nostro schema concettuale intuitivo, di una duplice nozione di oggetto, facilmente rilevabile quando si analizzano frasi che descrivono atti o eventi mentali (come "Luigi vede un disco ellittico"): da una parte l'oggetto "reale" (il disco fisico che Luigi vede, e che eventualmente è rotondo), dall'altro l'oggetto come puro correlato dell'atto cognitivo, l'oggetto "intenzionale" (il disco ellittico che Luigi continua a vedere, anche se sa che, di fatto, è rotondo). A partire da questa constatazione, così ricca di implicazioni, ci si possono porre domande diverse: che cos'è un oggetto e attraverso quali modalità lo costituiamo? E che cos'è un nome? Qual è lo statuto di entità "fittizie" come i personaggi di un romanzo? In che senso hanno delle proprietà? Qual è il ruolo delle nozioni di verità e riferimento in una teoria del significato, e come vanno caratterizzate tali nozioni? Che cosa significa "oggettivo" nell'ambito della conoscenza empirica, matematica e morale? Qual è il significato e lo statuto delle leggi logiche? Scritto da alcuni dei più significativi studiosi italiani di filosofia del linguaggio, il libro si rivolge a chiunque sia interessato agli sviluppi recenti della ricerca filosofica di indirizzo analitico.
Prezzo: € 16,53
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Titolo: Modi dell'oggettività
Autore:
G. Usberti
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2000
Pagine:
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ISBN: 9788845244506